The Net of Life

The Net of Life is a network to promote the development of the idea of connection among all living creatures and between them and the environment

Tuesday 22 December 2009

I capodogli spiaggiati del gargano vittime della nostra ipocrisia

Siamo già tutti pronti a sfoggiare il regalo per Natale. Un anello, un computer, una sciarpa o un bel libro. Siamo un po' tutti (forse) dispiaciuti dell'esito del vertice di Copenaghen, che invece di portare un lieto regalo sotto l'albero del mondo ci ha consegnato il solito pacco! Siamo tutti (forse) affranti dalla notizia della morte dei nove capodogli spiggiati sulla costa del gargano nei giorni scorsi. Talmente affranti da aver letto con apprensione delle sorti dei cetacei, esserci avvicinati per vederli morenti, aver inviato e-mail con la notizia ad amici e parenti, esserci informati sul perchè. Talmente preoccupati, però, da non accorgerci che la causa della morte di questi giganti che ancora, coraggiosamente, continuano a vivevere nel nostro Mediterraneo-pattumiera, sono è la nostra stessa ipocrisia. Quella che ci porta a dispiacerci di loro e che, allo stesso tempo, ci fa comprare oggetti (ed a Natale c'è l'apoteosi) confezionati in sacchetti di plastica, trasportati in buste di plastica e smaltiti a casaccio, al mare, in discarica, per strada. La causa di morte di quei capodogli, che come un messaggio del Canto di Natale dickensoniano, ci ricordano il vero senso delle azioni che per tutto il resto dell'anno compiamo, è stata la massiccia ingestione di plastica e rifiuti. A questo si è aggiunto il disorientamento a causa di quell'incredibile via vai di merci e di beni su nave (ma non sono da meno gli altri mezzi di trasporto, in quanto a danni) i cui radar spesso fanno sbagliar rotta a queste splendide creature.
Ma se davvero ci sentiamo dispiaciuti per quanto accaduto, iniziamo a non acquistare più sacchetti ed imballaggi di plastica che, inevitabilmente, finiscono nello stomaco di qualche animale o nell'acqua che noi stessi beviamo. Iniziamo a fare la spesa con i sacchi in tela ed una raccolta differenziata attenta e meticolosa. Evitiamo di acquistare prodotti realizzati oltreoceano ed allora davvero potremo sentirci sentitamente dispiaciuti. Perchè a Natale si è tutti più buoni ma, forse sarebbe meglio essere tutti meno ipocriti. Se davvero teniamo alla Vita, e ci fa tanta tristezza vedere delle meravigliose anime patire le pene per aver ingerito sacchi in plastica, retine, cellophane, scambiandoli per succulenti calamari e ci fa rabbia non poter far nulla per salvarli, smettiamo di essere noi la causa di questo lento massacro, non solo di animali con un cervello dieci volte più grande del nostro, ma di una Terra mille volte, e mille ancora, violentata dal nostro indifferente agire. A Natale prendiamoci un minuto per pensare...
Buon Natale a tutti, con l'augurio di un Nuovo Anno in armonia con la natura.

Roberto Cazzolla

No comments:

Post a Comment