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Monday 6 April 2009

Salta l'accordo scandalo tra USA e Finmeccanica

"Battuta d'arresto dal Pentagono al programma di sviluppo del nuovo elicottero presidenziale Usa. I maxi-tagli della Difesa americana portano notizie non buone per l'Italia, visto che il VH-71, meglio noto come Marine One, l'elicottero destinato al trasporto del presidente degli Stati Uniti d'America, è basato sulla piattaforma dell'Us101, la variante americana dell'Eh 101 costruito da AgustaWestland (controllata di Finmeccanica) - è la notizia comparsa oggi sul sito de La Repubblica e di altri quotidiani nazionali, che prosegue - Nel gennaio 2005, vincendo sulla statunitense Sikorsky, il team Us101 (guidato dall'americana Lockheed Martin con AgustaWestland e Bell) si è aggiudicato la gara per la fornitura di 23 elicotteri per la Marina Usa. Il segretario alla Difesa Usa, Robert Gates, dopo un lungo tira-e-molla, ha proposto lo stop al programma che prevedeva inizialmente investimenti da circa 6 miliardi di dollari. Gates ha anche annunciato che fino al 2010 verranno messi a disposizione ulteriori 500 milioni di dollari per elicotteri, ma senza citare il nome delle aziende che li forniranno. Gates ha dato l'annuncio durante la conferenza stampa di presentazione del bilancio della Difesa per il prossimo anno".

In realtà, dietro l'appalto, definito da alcuni politici americani il più grande accordo illegale della storia, per la fornitura di elicotteri agli USA da parte di Finmeccanica, si nasconde la ricompensa promessa da Bush a Berlusconi ed al gruppo industriale italiano per aver fornito, attraverso il SISMI, le prove fasulle della presenza di armi atomiche nelle mani di Saddam Hussein. Prova che ha giustificato la ripresa degli attacchi in Iraq, dopo il fallimentare avvio della campagna militare contro Bagdad, con il pretesto della "esportazione di democrazia".

Si temeva che Obama, coinvolto dal suo predecessore nell'appalto potesse avvertire il peso di un affare troppo sporco per essere portato alla luce e confermare l'acquisto di elicotteri che, tra l'altro, sono inseriti nell'elenco dei mezzi militari non sicuri degli Stati Uniti.

Invece, sembra che vi sia stato un ripensamento e la nuova amministrazione americana abbia annullato tutto.

I costi dell'operazione sarebbero stati elevatissimi (circa 7 miliardi di dollari per 18 elicotteri), tutti destinati alle casse di Finmeccanica e dei politici coinvolti nell'affare.

Peccato che gli USA sembra davvero abbiano cambiato rotta, sia politica che "aerea". Finmeccanica resta a bocca asciutta. Ma, d'altronde, questo è il GIUSTO prezzo DA PAGARE ALL'ITALIA per aver fornito DOCUMENTI FALSI.