Tuesday 22 December 2009
I capodogli spiaggiati del gargano vittime della nostra ipocrisia
Sunday 20 December 2009
Ma cosa è accaduto davvero a Copenaghen?
http://www8.cop15.meta-fusion.com/kongresse/cop15/templ/play.php?id_kongressmain=1&theme=unfccc&id_kongresssession=2761
Saturday 19 December 2009
Ecco i dettagli dell'Accordo di Copenaghen. Ma, non tutti sono disposti alla firma
Il primo punto è un tetto massimo di riduzione a 2°C dell'innalzamento delle temperature medie globali ed una revisione al 2016 per un'eventuale limitazione a 1,5°C. Sul piano finanziario un impegno per i paesi sviluppati a fornire un contributo di 30 miliardi di dollari ai paesi in via di sviluppo per le misure di adattamento, nel periodo 2010-2012. Con l'impegno di un contributo di 100 miliardi di dollari al 2020. L'impegno per i paesi sviluppati a ridurre dell'80% le emissioni al 2050, mentre gli impegni a breve termine saranono stabiliti successivamente. Le misure nazionali di mitigazione saranno sottoposte a controllo internazionale e le misure di mitigazione saranno rendicontate ogni due anni.
Buoni punti di partenza, se prevedessero misure legali e vincoli sanzionatori. Invece, nella forma di "prendiamo atto dell'Accordo di Copenaghen" (frase che ha concluso il negoziato della COP), perde della sua rilevanza.
Sono in corso ancora le dichiarazioni di alcuni delegati, a dir poco "arrabbiati". Secondo le ONG si tratta di un fallimento. L'UE lo definisce l'unico accordo possibile da prendere a Copenaghe anche se molto sotto le iniziali aspettative. Il segretario dell'UNFCCC Yvo de Boer, lo ha definito un piccolo passo in avanti anche se, si chiede, quanti paesi in via di sviluppo saranno disposti a firmare questo blando accordo?
Il vertice si conclude con una "presa d'atto"! I paesi poveri in rivolta: "il solito teatrino"
Friday 18 December 2009
Un accordo c'è ma, sembra debole. Non si conoscono ancora i dettagli.
In corso le dichiarazioni dei Capi di Stato - Obama: ora é tempo di agire!
Oggi l'ultimo atto per salvare la Terra
Thursday 17 December 2009
Torna il sereno dopo la tempesta di ieri
Wednesday 16 December 2009
Rasmussen prende la Presidenza - Ancora caos durante la COP
Grandi contestazioni questa mattina durante la COP. Vertice a rischio!
La COP tarda ad iniziare - Informazioni per capire cosa accade e su cosa si discuterá
Inizia il Vertice di "Alto livello" - Ora si decide il futuro del pianeta
Ms. Hedegaard ha dichiarato che per raggiungere il successo desiderato "I ministri devono impegnarsi e focalizzare l'attenzione nelle prossime 48 ore". Mentre i Ministri hanno iniziato una sessione di duro lavoro, sempre ieri, Mr. de Boer ha puntualizzato che "c'é ancora molto da fare". I ministri sono stati consultati in tarda notte sulle questioni piú scottanti, come la riduzione dei target di emissioni, le azioni dei paesi in via di sviluppo e i sussidi finanziari a lungo termine. Il Primo ministro danese, Rasmussen, ha invitato tutti a raggiungere un ambizioso, equo ed efficiente risultato, "traducendo l'attuale momento politico in un cambiamento decisivo".
Tuesday 15 December 2009
Riprendono i lavori dei due AWG - Intanto arrivano le celebritá
Monday 14 December 2009
Il Gruppo dell'Africa riprende i lavori dopo lo strappo di questa mattina
L'Africa blocca il vertice: non si va avanti se i ricchi non si assumono le loro responsabilitá
L'African Group attacca le bozze negoziali
Oggi discussione delle bozze - Il Presidente convoca le delegazioni
- obiettivi di riduzione delle emissioni a lungo termine (livelli di riduzione, raggiungimento degli obiettivi)
- aspetti riguardanti la mitigazione dei paesi sviluppati
- aspetti riguardanti la mitigazione dei paesi in via di sviluppo
- il ruolo del mercato dei crediti nel raggiungimento degli obiettivi
- l'assicurazione delle finanze pubbliche per l'adattamento
Previste per oggi, anche le conferenze stampa del G77/Cina (14:00), dell'UE (14:00) e dell'Australia (19:30).
Annunciate le presentazioni di IUCN (11:30), WWF (13:00) ed Africa Group (10:00).
Alle 16:30 é previsto il briefing del Presidente della COP con la societá civile.
Per seguire i meeting http://www.unfccc.int/ (servizio webcasting).Sunday 13 December 2009
La lunga giornata delle manifestazioni - Domani inizia la negoziazione dei Primi Ministri
- riduzione del [20], [30], [50] % delle emissioni di gas serra globali rispetto ai livelli del 1990 per i paesi sviluppati, al 2020 (probabilmente ci si accorderà sul 35%;
- riduzione del [50], [75], [90] o più % delle emissioni (sempre rispetto al 1990), al 2050 (questo punto sarà molto dibattuto, soprattutto perchè l'obiettivo a lungo termine viene visto da molti come "non rilevante per le proprie iniziative politiche interne", visto che nel 2050 molti degli attuali negoziatori non saranno sulla Terra);
- adozione di un nuovo testo, proposto come "Convenzione di Copenaghen" o sviluppo di un Protocollo di Kyoto FASE2 (con l'inserimento degli USA ed impegni vincolanti per i PVS. E' stata avanzata l'ipotesi, molto probabile, che si possano approvare entrambi i testi, con il Protocollo di Kyoto 2 valido sino al 2012 e la nuova convenzione dal post-2012);
- restano, invece, ancora aperte le opzioni per i PVS che vanno da una [riduzione del x% delle emissioni entro il 2020 e, nuovo target per il 2050], a [un'impegno nella riduzione, nel controllo e nel conteggio delle emissioni dei GHG] (ovviamente è questo il vero bandolo della matassa, sul quale ci saranno le discussioni più rilevanti, difficile qualunque previsione. Cina, India e G77 spingono per "nessun vincolo per loro e Protocollo di Kyoto2 per i paesi sviluppati", gli altri - compresa la confederazione delle piccole isole - spingono, invece, per un nuovo accordo che possa far rientrare i paesi emergenti nei vincoli legali, altrimenti, gli USA in primis, tenteranno di realizzare un nulla di fatto, cioè un mero accordo politico, legalmente non vincolante).
Saturday 12 December 2009
Oggi è il giorno delle Manifestazioni - Proposte le bozze dei nuovi possibili accordi
Il Bella Center, sede del vertice, è blindato con restrizione a soli 1500 delegati autorizzati ad entrare. Intanto sono state ufficializzate le bozze dei due Ad hoc Working Group (AWG-LCA, AWG-KP) che saranno esaminate e negoziate dai ministri che in queste ore stanno raggiungendo la sede del veritche (i testi sono scaricabili in pdf, in inglese, sul sito http://www.unfccc.int/). In questo momento è in corso l'ultima COP/MOP prima della pausa di domani. Prevista nel pomeriggio (15:30) la riunione tra il Presidente della COP ed i ministri dei vari paesi, che sono stati convocati questa mattina con una lettera ufficiale, per discutere sullo stato dell'arte e sugli sviluppi dei prossimi giorni.
Friday 11 December 2009
La Cina: ci sentiamo coinvolti, ma i ricchi devo assumersi le loro responsabilità
L'UE promette 7,2 miliardi di Euro per aiutare i paesi in via di sviluppo
Dopo tale annuncio dell'UE si attende la risposta del G77 e della Cina, la cui conferenza stampa tenuta dal vice ministro degli Affari Esteri, HE Yafei, è in corso in questo momento.
Oggi riunioni informali - Attesa la conferenza di Cina, G77 ed UE
Thursday 10 December 2009
Nuova conferenza stampa del G77/Cina: Obama deve sottoscrivere il Protocollo di Kyoto
Si sono soffermati in particolare su due punti salienti: il ruolo di Obama ed i meccanismi finanziari. "Obama - hanno fermamente evidenziato - é il rappresentante di entrambi i mondi, sviluppati ed in via di sviluppo. Gli Stati Uniti devono sottoscrivere il protocollo di Kyoto, per raggiungere la pace globale e la sicurezza che senza gli USA non sarebbe possibile. Gli USA hanno combattuto molte battaglie globali e le hanno vinte ora, che hanno la responsabilitá storica delle emissioni, non possono continuare ad esitare. E' solo una perdita di tempo pensare a riformulare un nuovo accordo piuttosto che sottoscrivere quello giá esistente". La seconda questione al centro della conferenza odierna riguardava i meccanismi finanziari "che non possono essere ignorati. Non ci si spiega come gli USA abbiano speso miliardi di dollari per salvare la loro economia e non investire quei 2 miliardi di dollari che servirebbero per far fronte ai mutamenti climatici. I due gradi indicati come soglia - hanno ribadito - sono per l'Africa un livello giá disastroso. Obama ha dichiarato che il mondo ha sufficienti risorse per far fronte al global warming ma, non si puó continuare ad investire in progetti CDM che diminuiscono le emissioni nei paesi piú poveri e permettono a quelli ricchi di continuare ad inquinare e crescere".
Sospesa la CMP - Informazioni per capire cosa accade - Chinagate
Tuvalu e le ONG chiedono maggiori impegni
I PVS decisi a far valere i loro diritti durante la CMP - I due blocchi si delinenano
Papua Nuova Guinea, ha chiesto di inserire un nuovo rafforzamento della tutela delle foreste e del conteggio delle emissioni nel Protocollo di Kyoto.
La COP e la CMP in corso
Si riuniscono nel primo pomeriggio i gruppi ad hoc AWG-KP e CMP, SBI.
Intanto, oggi sono previste le nuove conferenze stampa del G77 e Cina e del Gruppo Africano.
Clima e consumo di carne: l'appello di VivereVegan
SAPEVI CHE
IL 70% delle terre coltivate viene utilizzato per nutrire gli animali da allevamento?
Il 50% dell’acqua potabile dell’intero pianeta viene usata per gli allevamenti?
1/3 del petrolio e delle materie prime viene bruciato nel ciclo produttivo della carne(agricolo-allevamento-lavorazione-distribuzione)?
Il 50% dell’inquinamento e dell’effetto serra è causato dalle deiezioni degli animali da allevamento?
Nessuna attività umana contribuisce in modo così determinante alla distruzione di foreste per far posto agli allevamenti .
Per produrre 1 Kg di carne servono dai 10 ai 25 Kg di alimenti vegetali che potrebbero sfamare miliardi di esseri umani!
Oltre il 90% dei cereali e della soia prodotti nei paese del terzo mondo viene esportato negli allevamenti di USA, Canada, Europa e Giappone per essere
trasformato in carne per gli occidentali!
Per questo da decenni gli sfruttati africani, asiatici e dell’America Latina soffrono e muoiono per denutrizione al ritmo di 40.000 persone al giorno, mentre gli occidentali soffrono e muoiono per le malattie cardiovascolari causate dal mangiar carne.
Questo sistema produce enormi profitti alle multinazionali alimentari e chimico-farmaceutiche.
Ma è un sistema autodistruttivo basato sullo sperpero delle risorse del pianeta e sullo sfruttamento dei paesi più poveri.
Centinaia di animali ogni giorno vengono uccisi barbaramente.
PENSACI
Tu puoi colpire direttamente gli interessi delle multinazionali.
Scegliendo di non essere più complice di chi persegue questa politica di sfruttamento e di morte degli animali, degli uomini e del pianeta!
La tua solidarietà umanitaria e animalista comincia a tavola.
FAI UNA SCELTA DI CIVILTA’, PER TE, PER GLI ANIMALI, PER IL PIANETA, PER LE POPOLAZIONI DEL TERZO MONDO.
SCEGLI DI ESSERE VEG.
http://www.viverevegan.org/ - http://www.consumoconsapevole.org/
Gli USA, tra speranze ed accuse
E'stato accolto tra gli applausi l'arrivo ieri del delegato speciale per gli USA sul Climate Change, Todd Stern che in una conferenza stampa non ha esitato a ribadire il ruolo della Cina come fondamentale per le decisioni degli USA. "Loro hanno le maggiori emissioni e sono in rapido sviluppo. Entrambi dobbiamo fare la propria parte". Sulle posizioni americane rafforzate dalla leadership ambientalista di
Obama ha dichiarato sarcasticamente "l'ovazione al mio arrivo é stata piacevole ma bisogna esultare per i risultati e non per le promesse".
Wednesday 9 December 2009
Dure accuse al testo danese da parte del G77/China
Sono state durissime le opposizioni al testo danese circolato la scorsa sera, da parte del gruppo dei paesi emergenti ed in via di sviluppo G77/China che in una conferenza stampa di questo pomeriggio hanno aspramente attaccato il documento, definendolo "estremamente disastroso per i paesi in via di sviluppo; una palese violazione dei principi di trasparenza" e ribadito come sia solo l'UNFCCC "l'unica entità autorizzata a discutere sulle questioni che riguardano il clima e le decisioni della convention". Il rappresentante dei G77,Lumamba (nella foto, a sinistra) ha sottolineato come "il documento provenga dal tavolo del primo ministro danese e non da quello del Presidente della COP. L'intento - ha continuato - è quello di negare la responsabilità storica dei paesi industrializzati ed infrangere il principio delle comuni ma differenziate responsabilità".
Rispondendo ad alcune domande poste dai giornalisti presenti, Lumumba ha dichiarato che "la fine del multilateralismo in sede negoziale può essere vista come l'ambizione e gli interessi del primo ministro danese che vuole a tutti i costi un successo del negoziato per il suo prestigio politico". "Ma la negoziazione non deve fermarsi - ha concluso - Discuteremo sino all'ultimo secondo del summit perchè si possa raggiungere un accordo equo. I due gradi di innalzamento delle temperature, considerati un ragionevole aumento dai paesi sviluppati, sarebbero già disastrosi per l'Africa. Non ci sono dati scientifici che questo limite sia quello di sicurezza. Questo è solo un limite di costi-benefici".
Grandi manifestazioni oggi all'esterno del vertice
Oggi è il giorno delle inziative dei gruppi che affollano gli spazi fuori dal verice. All'esterno del vertice attivisti di ActionAid vestiti sul modello Michael Jackson, hanno protestato chiedendo più aiuti ai paesi poveri. Altri gruppi hanno manifestato mascherati e con triscioni.
La protesta più interessante è apparsa quella dei un gruppo Vegan che ha chiesto di ridurre il consumo di carne (seguendo l'appello della scorsa settimana di Paul McCarty e Pachauri) per ridurre le emissioni di gas serra (secondo un recente studio ammonterebbero ad quasi il 51% di tutte le emissioni globali).
Anche alcuni rappresentanti dei gruppi indigeni (nella foto) hanno manifestato chiedendo di essere presi in considerazione durante le trattative.
In Italia, stamattina, attivisti di Greenpeace si sono arrampicati sul Colosseo a Roma ed hanno aperto uno striscione che invocava un accordo vincolante, ora!
Nella stazione Termini di Roma ed in altri luoghi centrali, intanto, sono stati distribuiti manifesti per richiamare alla partecipazione alla manifestazione del 12 dicembre "100 piazze per il clima".
I Paesi invia di sviluppo si oppongono alla bozza danese
Sono state dure le contestazioni di questa mattina dei rappresentanti dei paesi in via di sviluppo (PVS) che hanno contestato la bozza di un nuovo accordo circolata ieri sera ed attribuita a fonti danesi. Secondo questa sarebbe necessario spostare le responsabilità del trattato dall'ONU ai Paesi ricchi ed affidare loro la strategia d'interento. Tale sopraffazione non ha, ovviamente, trovato d'accordo i PVS che hanno duramente contestato la bozza, rea "di scavalcare ancora una volta Paesi che già hanno subito i soprusi dell'Occidente".
Intanto si fanno più acuti i contrasti tra i paesi del blocco del G77 più Cina e le delegazioni "dei ricchi", come le definiscono. E' la delegata rappresentante del blocco dei PSV, Bernarditas de Muller (nella foto), ad attaccare agguerrita i più ricchi accusandoli di voler far ricadere sugli stati già defraudati nei secoli scorsi, identici costi che dovranno sostenere i predoni, dimenticando quanto gli stati poveri abbiano subito in passato e quali maggiori pericoli corrono per i mutamenti del clima. Ma parte della giusta opposizione del G77 è dovuta alla posizione della Cina che, continuando ad associarsi ai PVS pur non essendolo ormai da anni, vorrebbe far passare la posizione dei più poveri per poter figurare anche lei all'interno di "chi non deve ridurre perchè storicamente danneggiata". Tale posizione apre seri contrasti e giustifica probabilmente l'annullamento della conferenza stampa di ieri.
Per tentare di calmare gli animi, è trapelata la notizia che domani e dopodomani l'UE potrebbe approvare un provvedimento per destinare ai PVS 2 miliardi di euro per due anni (2010-2012) per le strategie di adattamento. Un tentativo, forse, di ripristinare la serenità in un vertiche che è già ai ferri corti. Purtroppo anche tra gli stati europei c'è chi (Italia, Polonia e blocco dell'Est) non vuole sentire parlare di contributi concreti. Si attendono sviluppi.
Si riunisce oggi per la seconda volta la COP
Si riunisce oggi per la seconda volta la COP e la Conference of the Parties serving as the meeting of the Parties to the Kyoto Protocol (CMP). Quest'ultima discuterà di JI Joint implementation e CDM Clean Development Mechanism, i due strumenti per bilanciare le emissioni di CO2 previste da Kyoto e coinvolgere i paesi in via di sviluppo. Si discuterà anche di fondi per l'adattamento. Intanto non si è ancora risolto il mistero della cancellazione improvvisa della conferenza stampa della Delegazione Cinese. Ieri sembra sia circolata informalmente una nuova bozza della proposta danese al piano mentre l'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente (EPA) degli USA ufficializzava l'inserimento dei GHG fra i gas nocivi nella legislazione americana, confermando di fatto l'impossibilità di ignorare ulteriormente il problema.
Tuesday 8 December 2009
Annullata anche la conferenza stampa del G77/Cina
E' stato presentato questa mattina il nuovo rapporto dell'IUCN
E' stato presentato, come evento laterale, questa mattina il nuovo dossier della commissione per le aree protette del mondo (WCPA) dell'IUCN (International Union for Conservation of Nature) dal titolo "Natural Solutions: Protected Areas helping people cope with Climate Change". Oltre al rappresentante dell'IUCN-WCPA Trevor Sandwith erano presenti alla conferenza stampa anche Veerle van der Weerd (UNDP Head of Environment); Ian Noble (World Bank Climate Change lead); Gordon Shepherd (WWF-International) e Ninni Ikkala (IUCN Climate Change co-ordinator). Lo studio enfatizza l'importanza delle aree protette come aree di stoccaggio del carbonio, di tutela della biodiversità e di adattamento in relazione agli effetti dei mutamenti del clima.
La Cina cancella la conferenza stampa prevista
SBSTA: un nuovo piano per ridurre la deforestazione
E' in corso la discussione del SBSA (Subsidiary Body for Scientific and Technolocial Advice) che tra gli argomenti del giorno in agenda vede: adattamento e deforestazione In questo momento è in corso il dibattito sul REDD e l'invito dei delegati dell'IPCC e del CDB (Convention on Biological Diversity)è verso un nuovo REDD+ che incrementi le capacità di combattere la deforestazione ed includa nelle scelte decisionali le popolazioni indigene. Il più grosso nodo da superare sarà quello dell'inserimento delle piantagioni (soprattutto quelle di palma da olio) all'interno degli stock di carbonio, che significherebbe continuare a permettere la deforestazione e consentire la distruzione delle foreste primarie per favorire la monocoltura.
La COP ed il SBSTA oggi al lavoro: il dopo Kyoto e la deforestazione
Si riunisce oggi per la seconda volta la plenaria delle delegazioni della Conferenza delle Parti (10:00-13:00) per discutere su come implementare il protocollo di Kyoto. In particolare i funzionari degli Stati partecipanti discuteranno su come migliorare l'inventario statale dei gas climalteranti, dei meccanismi finanziari per il post-Kyoto e della comunicazione degli stati inseriti nell'allegato I e non della convenzione. Parallelamente (10:00-13:00) si riuniranno gli esperti del SBSTA (Subsidiary Body for Scientific and Technlogical Advice) per discutere su: trasferimento di tecnologie ai paesi in via di sviluppo; impatto, vulnerabilità ed adattamento ai mutamenti climatici; strategie per ridurre la deforestazione nei paesi in via di sviluppo; ricerche e sitematiche osservazioni e metodologie per lo stoccaggio dell'anidride carbonica (tra cui quelle della cattura sotterranea). Tra le sessioni parallele, molto attesi sono gli interventi del G77 e della Cina e del Gruppo AWG dell'Africa (9:00 e 14:00 ora locale).
Monday 7 December 2009
Nominato il Presidente della Conferenza - Rasmussen e Pachauri: agire ora!
E' stata nominata in questa prima giornata di formalità del vertice sul clima la presidentessa della Conferenza delle Parti. E' Ms. Connie Hedegaard (nella foto). Il suo discorso di apertura è un chiaro messaggio a tutti i delegati: abbiamo rimandato già troppi fondamentali appuntamenti, ora dobbiamo concretizzare gli interventi per restare sotto l'innalzamento di 2°C di temperatura. E' giunta l'ora di aprire le porte all'Era delle basse emissioni di carbonio - ha aggiunto il ministro dell'Ambiente e dell'Energia danese, Connie Hedegaard, nel suo intervento di apertura dei lavori del summit di Copenhagen.
"Bisogna saper vedere oltre i propri interessi particolari, e operare in nome di ''costruttivita' e impegno'', adottando ''azioni ambiziose'', ha sentenziato, avvertendo che ''la volonta' politica non e' mai stata cosi' forte come oggi e se perdessimo questa occasione ci vorrebbero anni per tornare a questo punto''. Copenaghen e' il luogo dove assumersi responsabilita' e dove ''agire e agire subito'', per questo, ha detto, servono ''sforzi globali'' anche da parte dei paesi in via di sviluppo come ''Cina, India, Corea del Sud, Brasile, Indonesia.
Non dobbiamo scegliere fra economia e cambiamenti climatici'', ha avvertito e, alla fine dei lavori, ''dobbiamo poterci guardare negli occhi certi di aver fatto di tutto per il futuro delle prossime generazioni".
Intanto in giornata il Primo ministro danese Rasmussen, padrone di casa, ha invitato tutti a fare la propria parte "perchè il globar warming non conosce confini, non discrimina. Colpisce tutti e tutti noi siamo qui oggi perchè è nostro dovere agire".
Anche il Chair dell'IPCC, Pachauri, ha richiamato ad interventi concreti tutte le delegazioni ed ha presentato il Fourth Assessment Report (AR4) dell'IPCC, evidenziando come questo chiarisca l'inequivocabilità dei mutamenti climatici evidenti con l'innalzamento delle temperature dell'aria e degli oceani, lo scioglimento dei ghiacciai e l'innalzamento del livello dei mari. Inoltre, ha proseguito Pachauri "la maggior parte degli aumenti di temperatura osservati nel 20°Secolo sono dovuti ai gas climalteranti emessi dall'uomo".
In giornata si sono anche tenute le sessioni parallele dell'UNEP, dell'UNICEF e dell'UE.
Agenda 7 Dec 2009
Copenhagen Conference of the Parties 2009
Copenhagen, Denmark
07 December 2009
Welcoming ceremony
Speakers list:
● H.E. Mr. Lars Løkke Rasmussen
Prime Minister of Denmark
● H.E. Ms. Ritt Bjerregård
Mayor of Copenhagen
● Dr. Rajendra Kumar Pachauri
Chair, IPCC
● Mr. Yvo de Boer
Executive Secretary
Conference of the Parties (COP)
Copenhagen, Denmark
7 December 2009
1th meeting
1. Opening of the session
[Item 1 of the provisional agenda]
2. Organizational matters
[Item 2 of the provisional agenda]
(FCCC/CP/2009/1 and Add.1)
(a) Election of the President of the Conference of the Parties at its fifteenth session
[Item 2 (a) of the provisional agenda]
(b) Adoption of the rules of procedure
[Item 2 (b) of the provisional agenda]
(FCCC/CP/1996/2)
(c) Adoption of the agenda
[Item 2 (c) of the provisional agenda]
(FCCC/CP/2009/1 and Add.1)
(d) Election of officers other than the President
[Item 2 (d) of the provisional agenda]
(e) Admission of organizations as observers
[Item 2 (e) of the provisional agenda]
(FCCC/CP/2009/8/Rev.1)
(f) Organization of work, including the sessions of the subsidiary bodies
[Item 2 (f) of the provisional agenda]
(FCCC/CP/2009/1 and Add. 1)
Conference of the Parties serving as the meeting of the Parties to the Kyoto Protocol (CMP)
Copenhagen, Denmark
7 December 2009
1th meeting
1. Opening of the session
[Item 1 of the supplementary provisional agenda]
2. Organizational matters
[Item 2 of the supplementary provisional agenda]
(a) Adoption of the agenda
[Item 2 (a) of the supplementary provisional agenda]
(FCCC/KP/CMP/2009/1 and Add.1)
(b) Election of replacement officers
[Item 2 (b) of the supplementary provisional agenda]
(c) Organization of work, including the sessions of the subsidiary bodies
[Item 2 (c) of the supplementary provisional agenda]
(FCCC/KP/CMP/2009/1 and Add.1)